Era il 1991 quando, per i tipi dell’editore milanese Tecniche Nuove, Todisco pubblicava “La cronodieta”, coniando un neologismo, cronodieta, appunto, destinato a durare nel tempo. Nel testo, rivolto ai medici, l’autore spiegava come, ai fini del dimagrimento, non conti soltanto quando si mangia, ma anche quando si mangia. Nel maggio del 1992, una delle riviste italiane di salute più conosciute, “Salve”, dedicava al libro la copertina e un ampio articolo interno; nei mesi successivi altre testate seguivano “Salve” e si interessavano al metodo. Alla fine del 1993, sull’onda di un successo crescente, Todisco accoglieva la proposta dell’amico giornalista RAI Paolo Marconi, già autore del citato servizio su “Salve”, di pubblicare un nuovo libro che, come scriverà lo stesso Marconi, “sia non più per i soli medici ma per chiunque, fatto in modo da poter essere letto e capito con facilità a dispetto di una materia tutt’altro che semplice.” Così, nell’aprile del 1994, per i tipi della Biblioteca Universale Rizzoli (BUR), veniva pubblicato “Dimagrire con la cronodieta”. All’uscita del volume si intensificava l’interesse della stampa per l’innovativa metodica del medico italiano, e la Cronodieta diventava una delle diete più famose, impossibile da non citare quando si parlava di sovrappeso e di regimi alimentari che cercano di contrastarlo. In seguito, a ogni modo, nonostante le decine di migliaia di risultati sui motori di ricerca, della voce cronodieta sul vocabolario linguistico Garzanti, delle citazioni su siti di dietologi, nutrizionisti, specialisti in medicina estetica, personal trainers, molti dei quali con la propria proposta cronodietetica, i testi originali della cronodieta, le vere fonti del metodo, non risultavano più reperibili in quanto fuori catalogo. Gli stessi testi sono poi tornati a essere disponibili nel 2015 con il volume Cronodieta Mangiare quando i cibi non fanno ingrassare, che ha riunito in un unico libro la versione divulgativa pubblicata nel 1994 e il manuale per medici pubblicato nel 1991.